Angelo Di Carlo l’11 agosto si era dato fuoco davanti al Parlamento con un gesto di disperante protesta per il suo stato di disoccupazione.
54 anni, di Forlì, originario di Roma, è morto dopo una settimana di agonia.
Così il quotidiano Il Resto del Carlino ed. di Forlì ne riportava la notizia:
Roma, 13 agosto 2012 – Restano ancora gravissime le condizioni di Angelo Di Carlo, il 54enne romano, forlivese d’adozione, che nella notte tra venerdì e sabato si è dato fuoco a Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati. Di Carlo ha riportato ustioni sull’85% del corpo e attualmente si trova ricoverato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma.
All’origine del drammatico gesto del 54enne c’è la mancanza di lavoro. Da tempo Di Carlo non aveva un impiego fisso. Ultimamente riusciva a tirare avanti grazie a un contratto a chiamata; continuava comunque a cercare qualcosa di più stabile, in grado di riportare serenità nella sua vita. Di Carlo, dal 2002 iscritto all’associazione Clan-Destino, è conosciuto in città per il suo impegno civico, con battaglie che vanno dal versante ambientalista alla legge bavaglio sulle intercettazioni.